“Se non hanno pane, che mangino brioches!”

Dicono che Maria Antonietta, regina di Francia tra 1774 e 1792, informata della carenza di pane a Parigi, abbia pronunciato queste parole in risposta al messaggero.

S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche”

Potremmo quasi dire che l’immagine di Maria Antonietta sia stata tramandata nei secoli a venire basando il giudizio su di lei su questa frase sprezzante nei confronti dei suoi sudditi.

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Figlia di Maria Teresa d’Austria e di Francesco Stefano di Lorena, già dalla nascita possedeva il titolo di Arciduchessa d’Austria. Per suggellare l’alleanza tra l’Austria e la Francia contro la Prussia e l’Inghilterra divenne la quattordicenne sposa del futuro Luigi XVI. Trasferitasi a corte, nella reggia di Versailles, per sopperire alla solitudine, alla noia e a un matrimonio deludente e tormentato, cominciò a vivere nelle frivolezze, dedicandosi a costosi diversivi.

La leggerezza del suo carattere e le ingerenze negli intrighi di corte le inimicarono molte delle grandi famiglie dell’antica nobiltà, che diedero il loro contributo nel diffondere maldicenze sulla regina, definita con sprezzo l’Austriaca. L’immagine di «donna frivola, irresponsabile, assetata di lusso e dissipatrice» non le si staccherà di dosso nemmeno nell’età adulta, quando iniziò a mostrare più senso di responsabilità e di riflessione e cercò anche, durante la Rivoluzione, di salvare la monarchia assoluta tramite contatti con gli aristocratici emigrati e anche con alcuni nobili liberali, come Mirabeau (futuro presidente dell’Assemblea Nazionale) e Barnave, i quali divennero disertori agli occhi del popolo quando la loro corrispondenza segreta con la regina venne scoperta nel 1792 (le spoglie di Mirabeau, morto nel ’91, furono tolte dal Pantheon e gettate nelle fogne di Parigi, mentre Barnave venne condannato a morte e ghigliottinato l’anno successivo). In rari casi la sua immagine venne associata a una figura più umile, e criticata lo stesso (paradossalmente) a tal proposito, come quando volle costruire un piccolo villaggio di dodici casette (nove delle quali ancora in piedi) nel parco di Versailles, sulla base di un quadro del pittore Hubert Robertchiamato Le Hameau: fu giudicato scandaloso che una regina ricercasse la vita semplice sul modello del mito dell’Arcadia, poiché una vita simile non era consona al suo ruolo.

Ma torniamo alla fatidica frase… abbiamo introdotto l’articolo con ‘dicono’, e questo già lasciava presagire la prossima affermazione: il fatto, cioè, che Maria Antonietta quella frase non la pronunciò mai.

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Non erano proprio così…

Partiamo con ordine: intanto cos’era la ‘brioche’ all’epoca della Rivoluzione Francese? Secondo l’Oxford Companion to Food di Aland Davidson, “la brioche del Settecento era appena appena arricchita (da modeste quantità di burro e uova) e non molto diversa da una bella forma di pane bianco“. Una tale risposta perciò, sotto questa interpretazione, potrebbe anche essere visto come un tentativo di dimostrarsi gentili, con una frase del tipo “se vogliono mangiare del pane, almeno che lo ricevano buono”.

Ma non è certo questo a scagionare Maria Antonietta: in realtà la frase è sicuramente precedente, poiché nel Libro VI de Le confessioniJean Jacques Rousseau afferma che nel 1741 si trovava da Madame de Mably dove, di nascosto, era solito bere un vino d’Arbois che aveva il potere di stimolargli l’appetito e, non volendo entrare in panetteria vestito in maniera elegante poiché sarebbe stato considerato poco consono, racconta questo aneddoto:

Allora mi ricordai il suggerimento di una grande principessa a cui avevano detto che i contadini non avevano più pane e che rispose: che mangino delle brioches. Perciò mi comprai una brioche.”

Può la principessa a cui fa riferimento Rousseau essere stata Maria Antonietta? Certamente no. Ella infatti nacque nel 1755, e sarebbe giunta in Francia soltanto nel 1770.

Ciò che probabilmente accadde fu che i suoi detrattori in un secondo momento identificarono la principessa del brano con la regnante austriaca per delegittimarla agli occhi dell’opinione pubblica, che già la disprezzava.

Secondo la storica Antonia Fraser, la biografa più recente di Maria Antonietta, la «grande principessa» di cui parla Rousseau andrebbe identificata in Maria Teresa d’Austriainfanta di Spagna e moglie di Luigi XIV. Rimane comunque una schiera di gran dame settecentesche che potrebbero averla pronunciata; quel che è certo è che almeno una delle accuse che vennero portate alla moglie di Luigi XVI era totalmente infondata.

Come andò a finire purtroppo lo sappiamo tutti: Maria Antonietta venne arrestata, processata nel 1793 per alto tradimento e il 16 Ottobre (quasi 9 mesi dopo il marito) decapitata in Place de la Revolution mediante l’uso della ghigliottina, mentre il popolo parigino gridava “Viva la Repubblica”.